A pochi passi dalla piazza del paese di Attigliano, il laboratorio di Alessandra De Simone, si presenta come un luogo familiare, arredato in maniera semplice, con legno e colori caldi.
Sugli scaffali, pasta, sacchi di farina, semola, in fondo il magazzino e una stanza dedicata alla molitura.

Alessandra è una bambina quando comincia a prendere dimestichezza con il cibo e la terra, grazie al tempo passato con il nonno sui campi.
Dall’Abruzzo veniva in Umbria per trascorrere le estati con la famiglia materna e si ricorda ancora quando l’edificio che ospita oggi la sua piccola attività, era uno spazio agricolo a doppia altezza con il granaio sopra, nella parte più ventilata e una grande vite idraulica che trasportava il grano a livello superiore mentre gli ambienti sottostanti erano destinati al vino e all’olio.

Passano gli anni e il granaio comincia ad essere affittato, perdendo l’impronta di famiglia, così, nel 2012, Alessandra, al tempo mediatrice familiare, decide di tornare in Umbria e di coccolare i suoi ricordi di bambina: riprende in mano il granaio e comincia così la sua nuova attività di coltivatrice e mugnaia.

Gaudenzi e Poppi, i cognomi della nonna e della bisnonna materna diventano il simbolo del suo tanto nuovo quanto antico progetto. Una scelta simbolica, coerente con la filosofia adottata per la produzione: quella del rispetto antico per la terra, quella del grano antico, quella di un’altra economia.

La sua attività inizia nel 2012 con la scelta di seminare il grano Senatore Cappelli che le regala subito grandi soddisfazioni, sebbene – racconta- fosse stato un anno particolarmente difficile per i raccolti in zona.
Alessandra comincia subito la sua avventura sia con la produzione di grano che con la sua trasformazione: farina e pasta.