Itinerario del vino
I prodotti
Olio DOP Umbria Colli Amerini Bottiglia 0,5 LT
Olio EVO Bio Bottiglia 0,75 LT
Olio EVO italiano Bottiglia 0,75 LT
I prodotti
L’area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Amelia si estende sulle colline situate a sud-ovest dell’Umbria, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso con terreni ricchi di sostanze favorevoli alla cultura della vite.
La DOC Amelia racconta da dove proviene il vino, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito, il territorio amerino appunto.
I vitigni dell’Amelia DOC, Ciliegiolo, Grechetto, Malvasia bianca lunga, Merlot, Sangiovese e Trebbiano toscano presentano infatti delle caratteristiche uniche sia per modesto tenore di acidità che per profumi e colori.
Da Amelia giù verso Giove e poi su verso Montecastrilli, l’itinerario proposto per conoscere il vino del più tipico amerino, disegna quasi una linea diagonale sulla mappa.
In questo piccolo viaggio sensoriale, anche se l’obbiettivo è “alcolico”, si apriranno naturalmente altri spunti e si attiveranno altri sensi, grazie ad un continuo apparire di bellissimi paesaggi…perché anche di questi è possibile ubriacarsi!
Ad Amelia, centro di questa linea ideale del nostro percorso, lungo la Strada Provinciale 8, la Cantina Zanchi e la Cantina Pizzogallo sono un punto obbligato per due motivi: il primo ovviamente è dato dall’eccellente produzione di vino, il secondo riguarda la loro posizione geografica perché dall’alto delle loro tenute si gode un panorama veramente mozzafiato.
La Cantina Zanchi è un punto di riferimento nella sua terra per la produzione del vino DOC e IGT e da veri “agricoltori custodi”, la famiglia Zanchi porta avanti sia il progetto di recupero di antichi vitigni locali tra cui Malvasia, Ciliegiolo, Canaiolo (clone antico e più rustico), Grechetto, Trebbiano, Procanico, Sangiovese, sia restaurando vecchi vigneti, alcuni degli anni ‘’80 e ‘90.
La cantina Zanchi si trova lungo il Cammino del Germanico e questo può essere un buon motivo per fare qui trekking vista la possibilità di rifocillarsi in una cantina con così tanta scelta e che ha molto da raccontare!
La tenuta Pizzogallo, si affaccia su un pezzo di Umbria intatta e da lì, la vista supera i confini regionali arrivando fino al Monte Cimino. Pizzogallo ha una cantina più giovane con due linee: la DOC con vitigni elaborati in purezza Ciliegiolo, Sangiovese e Merlot e la linea IGT dedicata ai venti, coerenti con il logo aziendale (Pizzogallo è il segnavento). La storia di famiglia legata al vino comincia nel 2000 con l’acquisto della tenuta, ma la terra ospitava già dei vitigni di almeno 30 anni. Così, anche qui la storia grazie al vino si ricongiunge con il presente!
Scendiamo ora a sud prendendo la SP31 e dopo qualche curva, si raggiunge Giove.
Prima di arrivare in paese ed ammirare l’imponente castello/palazzo che domina dall’alto la Valle del Tevere, quasi in coincidenza con l’imbocco della SP85, ci fermiamo in un’altra cantina per un’altra sosta tipica amerina nell’Azienda Vitivinicola Sandonna.
Per sfruttare appieno le potenzialità geologiche e climatiche dell’altipiano Sandonna da cui la cantina prende il nome, le varietà autoctone, anche qui, sono diventate protagoniste: Ciliegiolo, Grechetto e Merlot sono i vitigni con riferimenti territoriali proposti dall’azienda a cui si aggiunge il Montepulciano d’Abruzzo dal carattere più deciso. Il tutto gestito con pratiche legate ai criteri del metodo biologico.
Merita una visita il paese di Giove dalle cui mura affacciandosi si scorge Orte, Orvieto e i Monti Cimini che fanno da sfondo. Se si ha un po’ di tempo e si è appassionati di passeggiate a piedi, da qualche anno è stato attivato il Cammino di San Valentino, un percorso lungo 8 km che dal centro storico di Giove passa per i luoghi di interesse del Comune per poi proseguire sulla strada vecchia per Attigliano fino alla Torricella.
Ma per risalire la linea ideale del nostro percorso fino a Montecastrilli è necessario prendere la macchina. La SP9, percorso in natura tra campi, lecci e monti in lontananza, ci conduce alla Fattoria Le Poggette, un vecchio podere le cui stalle sono ora adibite alla produzione del vino.
Qui è d’obbligo chiedere a Franco, il fattore, di potere visitare la barriccaia, uno spazio quasi sacro, dove il silenzio sembra essere indispensabile al processo di fermentazione del vino.
I vitigni di Montepulciano, Grechetto, Sangiovese e Canaiolo, visibili da podere, vivono in una conca riparata con un microclima che ne caratterizza la produzione.
In questo percorso che diremo “inebriante”, presso ogni singola cantina visitata c’è il produttore, c’è un racconto, c’è una conoscenza che comunica la cura del dettaglio, la riappropriazione e il rispetto dei luoghi, la volontà di fare qualità…c’è una bottiglia, un pezzo di Umbria da porta via.