Itinerario dei sapori
I prodotti
Olio DOP Umbria Colli Amerini Bottiglia 0,5 LT
Olio EVO Bio Bottiglia 0,75 LT
Olio EVO italiano Bottiglia 0,75 LT
I prodotti
I prodotti
Olio DOP Umbria Colli Amerini Bottiglia 0,5 LT
Olio EVO Bio Bottiglia 0,75 LT
Olio EVO italiano Bottiglia 0,75 LT
DENTRO LE MURA DI AMELIA
Disseminati in un piccolo territorio tra Amelia, Attigliano, Guardea, Montecchio, Baschi e Avigliano Umbro, in un ideale circuito fatto di incredibili paesaggi naturali, paesaggi agricoli e paesi da visitare, vivono e lavorano appassionati produttori di cibo.
Visitarli, parlare con loro e assaggiare i loro prodotti, non vuol dire solo fare un’esperienza enogastronomica, tanto di moda negli ultimi anni, ma anche conoscere il territorio, capirne l’essenza. Si rimane colpiti da quanto la qualità del paesaggio e le persone che lo compongono si rispecchino perfettamente nel prodotto finale, così genuini, sobri, quasi a volte “senza etichette”, chiaramente in senso lato.
Seguendo un percorso che ipotizza una logica di spostamenti tra una zona amerina e l’altra si parte da Amelia, dal suo bellissimo centro storico contenuto all’interno delle mura ciclopiche.
Qui, in un laboratorio lungo la via Farrattini che costeggia le mura, la rinomata Ditta Fichi Girotti produce oggi come allora, questa delizia con la stessa ricetta di un secolo fa. Sono delle rotelle dolci fatte con fichi secchi della qualità tipica bianchella e un ripieno di cioccolato e frutta secca, venduti singolarmente in un incarto o all’interno di scatole dal sapore vintage, un dolce nato ad Amelia negli anni Trenta del secolo scorso e che divenne famoso su tutto il territorio nazionale.
Sempre su questo lato della città, ma con un doppio ingresso che affaccia anche su Via della Repubblica, si incontra per una lieta sosta il Convitto, un piccolo progetto di caseificio con annessa ristorazione, dove si incontrano la tradizione casearia di una famiglia pugliese i Vitto, trasferitasi nel 1980 in Umbria. Nella grotta di essiccazione dove si scende dai locali destinati alla ristorazione, le forme lentamente acquistano valore, i provoloni vengono appesi, i pecorini distesi su tavole di legno o lasciati all’interno di contenitori in terracotta ricoperti da erbe aromatiche.
FUORI LE MURA DI AMELIA
L’itinerario del paesaggio dei sapori continua fuori dalla città, un mezzo di trasporto facilita sicuramente gli spostamenti.
Al Birrificio Amerino meglio arrivare all’ora dell’aperitivo… i vari assaggi di birra potrebbero condizionare le ore subito successive!
Di recente trasferitosi in una struttura più grande nella zona industriale di Amelia, questo birrificio gestito da due fratelli, propone una vasta scelta di birre artigianali, belle e buone, caratterizzate da attenzione nell’estetica dell’etichetta e una ricerca accurata dei processi di produzione e degli ingredienti, così da ottenere in pochi anni molti riconoscimenti nazionali e internazionali. Qui si può sia acquistare che degustare, ma anche la visita al laboratorio è una bella esperienza.
Dopo l’aperitivo proseguendo in via delle Rimembranze e superato il Frantoio Suatoni, una piccola azienda a conduzione familiare dal nome eloquente, Artigianpasta, fa pasta artigianale sia con marchio proprio che per conto terzi. L’azienda produce pasta secca di semola di grano duro, pasta all’uovo e specialità al farro, tutti prodotti di qualità con grande tenuta in cottura.
A questo punto del viaggio serve una pausa, un po’ di silenzio.
Fare una visita al Convento Santissima Annunziata in Strada Annunziata e sostare all’ombra del suo parco con i suoi lecci secolari e le sue querce maestose è d’obbligo. Il Convento ha un bell’impianto cinquecentesco, gli edifici, dalle linee architettoniche semplici, si diramano attorno al chiostro centrale come una fortezza. Qui nella pace del Convento, in questo “Ritiro” numerosi frati si distinsero per santità di vita. Visitabile su appuntamento, il Planetario, sarà una tappa importante di questo percorso dei sapori…e dei sensi.
Riprendendo Via Roma SS205 si arriva con pochi minuti a Fornole, a casa di Raffaella, a Casara’ appunto, un luogo “familiare” dove prendersi un po’ di relax magari parlando con i suoi asini. Con la fattoria sociale Raffaella collabora con progetti di integrazione, poi produce grano e legumi (ceci e farro), fa la farina e con questa produce pasta e pane. Poi bada all’orto, alle api, agli olivi e al frutteto antico e mentre fa tutto questo, i suoi 7 asini controllano l’operato e le tengono compagnia.
Sempre nel territorio di Amelia. Nella frazione di Porchiano del Monte, vale la pena visitare il Marchese Magro, un progetto di riabilitazione di terreni destinati alla produzione di olio extra vergine di oliva (tra cui olio Rajo), ma anche di frutti autoctoni coltivati attraverso metodi esclusivamente naturali. Uno scrigno di biodiversità dove mandorle, fichi (bianchella e antico romano), alberi di Agnus Castus o “falso pepe”, albicocche e alcune varietà di prugne (la susina cacona, l’Armascia e la coscia di monaca) compongono un paesaggio naturale e dove una sacra merangola fa da ciliegina sulla torta.
Proseguiamo verso sud, direzione Giove per raggiungere Attigliano dove sulla strada principale del paese, un locale vetrato incuriosisce il visitatore. E’ l’Antico Granaio Poppi Gaudenzi, un luogo familiare, arredato in maniera semplice, con legno e colori caldi.
Sugli scaffali, pasta, sacchi di farina, semola, in fondo il magazzino e una stanza dedicata alla molitura. Qui Alessandra oltre a produrre farina da grani antichi, tiene corsi, conferenze e comunica il rispetto antico per la terra attraverso altri modi produttivi, attraverso un’altra economia.
NEL TERRITORIO AMERINO
Lasciamo il Comune di Amelia per una logica di percorso per dirigerci a nord-ovest verso il comune di Guardea e Baschi.
Nel comune di Guardea e ad Alviano si estende per 900 ettari un’Oasi Naturalistica, affidata alla tutela del WWF. Se si desidera, in questo itinerario dei sapori aggiungere anche altri gusti, sicuramente quello dell’Oasi appaga il “gusto della vista”.
Aperta al pubblico dal 1° settembre al 30 giugno, la domenica e i festivi l’Oasi fa parte del Parco fluviale del Tevere, parco Regionale dell’Umbria, che comprende anche il Lago di Corbara e le Gole del Forello. Nata nel 1990 è oggi un Sito d’Importanza Comunitaria (SIC) e anche una Zona di Protezione Speciale (ZPS).
Arrivati al centro di Guardea, consigliamo una sosta presso la Macelleria Gianni, per gustare carni genuine realizzate con allevamenti propri, con cereali no OGM e con preparazioni esclusivamente artigianali. La porchetta, da sempre fiore all’occhiello dell’azienda e cotta nel forno a legna, vi delizierà il palato, rifocillandovi per riprendere il cammino.
Non manca in questo percorso nella campagna amerina il formaggio. Lo si può trovare bussando alla casa della famiglia Giuliani a Baschi. Qui, in un piccolo laboratorio sotto l’abitazione, Il Caseificio Giuliani produce anche formaggio stagionato ma perlopiù fresco: ricotta, mozzarella, primo sale, stracchino e, su ordinazione, la stracciatella figliata…una delizia!
Saliamo a nord lungo un anello ideale che ci riporterà ad Amelia e che attraversa paesaggi d da cartolina. Ci fermiamo ad Avigliano per una piccola sosta da Marco, a Pian delle Rose. Qui si oltre a poter acquistare fiori in vaso, si può soggiornare nel piccolo agriturismo e fare scorta di pasta e farina. L’azienda produce infatti due tipi di farine 1 e 2 e con queste un’ottima pasta secca. Fatevi consigliare da lui qualche ricetta da abbinare.
Sempre qui ad Avigliano, presso l’Azienda Brina Tartufi si possono acquistare delle specialità al tartufo e fare anche un’importante esperienza di conoscenza del cibo.
Matteo e Virginia organizzano infatti escursioni in tartufaia che prevedono ricerca, raccolta e degustazione del tartufo, esperienza che viene poi arricchita dai racconti dei titolari sul mondo alimentare, impostati a creare consapevolezza nel consumatore.
Siamo quasi alla fine del percorso. Arrivati a Montecastrilli, l’azienda Tamburini, immersa in un’area incontaminata, vi accoglie con le sue specialità. Le sue porte aprono il fine settimana, il venerdì e il sabato e sono molti i prodotti che si possono acquistare direttamente: prosciutto, ventricina di suino, salsicce, porchetta cotta a legna, carne fresca, nonché olio, vino, farina e legumi di loro produzione. I Diavoletti, filetto di suino essiccato piccante sono una specialità.
Una sosta alla pasticceria La Soave sempre a Montecastrilli, si assaggia qualcosa sul posto, magari appena sfornata dalle mani di Rita, si acquista qualcosa da porta via, il Nocciolato per esempio, una sorta di ciambellone realizzato con le nocciole, vero cavallo di battaglia della pasticceria, e poi via si riparte per finire il tour con il racconto di un sapore antico, tipico amerino, quello della fava cottora.
FAVA COTTORA
Per conoscere questo particolare legume bisogna andare a Collicello e Frattuccia rispettivamente del Comune di Amelia e di Guardea. Sono 8 i produttori (tra cui tre aziende PER Parco Energie Rinnovabili, Azienda Agricola Passagrilli e Brina Tartufi) che fanno parte del costituendo consorzio costituitosi per mantenere in vita questo prezioso legume, un ecotipo di fava selezionato di generazione in generazione dagli abitanti del posto.
Riconosciuto come Presidio Slow Food, la fava cottòra viene coltivata su 8 ettari totali. Riportare a casa un sacchetto di legumi o il paté significa portar via un pezzetto di antica Umbria.