Giove (Tr)

Storia

C’è chi pensa sia sorto in epoca romana nei pressi di un tempio dedicato al dio Giove, di cui però non restano più tracce e c’è chi sostiene che l’origine del suo nome derivi da vocabolo latino “jugum”, “vetta” entro due valli, a descrivere geograficamente il paese.

Numerose sono le testimonianze dell’insediamento nella zona al tempo dei Romani: tombe, monete, ruderi ed i resti del porto fluviale di San Valentino lungo il Tevere. Nel 1191 si ha la prima notizia storicamente accertata del fortilizio chiamato “Castel di Juvo“ e per tutto il medioevo il castello e il borgo, per la loro importanza strategica, furono teatro di aspre contese tra i maggiori comuni e famiglie della zona.

Nel 1300 venne assoggettato da Amelia, da Narni, poi dai signori di Baschi

Nella metà del 400 il Palazzo detto anche “ducale” passò ai Farnese e alla fine del 500 fu acquistata dai Mattei che con interventi manieristi, gli donarono l’aspetto attuale.

Indirizzo: Giove, 05024 Giove TR
Telefono: 0744 992928

Cultura

Palazzo ducale

Il maestoso palazzo/castello di Giove, poi chiamato palazzo Mattei, s’impone decisamente sul piccolo borgo che mantiene il classico impianto medievale chiuso da cinta muraria e torrioni.

Il castello, risalente al 1191, fu radicalmente rimaneggiato nel 600 da artisti della scuola del Vignola.

L’edificio – che ha 365 finestre, una per ogni giorno dell’anno – è strutturato in cinque piani, mentre le torri angolari presentano un ulteriore piano abitativo. È ancora integra la rampa di scale percorribile dalle carrozze fino al piano nobile. I saloni interni sono decorati con pitture di argomento mitologico attribuite a Domenico Zampieri, detto il Domenichino, a Paolo Caliari, detto il Veronese e ad Orazio Alfani.

Nel 1985 è stato acquistato dallo statunitense Charles Robert Band e trasformato in un raffinato Relais.

 

Chiesa di S. Maria Assunta

In stile rococò, conserva una tavola con l’immagine della Madonna Assunta che da alcuni è attribuita a Niccolò Alunno, mentre secondo altri si deve alla scuola dell’Alunno. Interessante anche l’organo, posto sopra la porta d’ingresso, che per le peculiarità costruttive viene considerato lo strumento moderno più interessante dell’intera provincia di Terni.

 

Chiesa della Madonna del Perugino

La chiesa deve il suo nome all’immagine della Madonna commissionata nel XVII secolo da Francesco Caffarelli, un abitante di Giove proveniente da Perugia e per questo chiamato il Perugino. La chiesa custodisce anche numerosi ex voto.

 

Convento di Santa Maria del Gesù

Fondato a seguito di una donazione di Felicita Colonna all’inizio del XVII secolo, fino al 1870 fu proprietà dei Francescani, quindi degli Oblati di San Francesco e infine dei Marianisti. Da alcuni anni il convento ospita un centro naturista, Il Germoglio.

 

La chiesa di San Rocco, che custodisce affreschi cinquecenteschi di scuola folignate raffiguranti scene sacre. Il 21 settembre 1969 la chiesa è stata dedicata ai caduti di tutte le guerre.

 

 “Mulinaccio” di Giove, romantico rudere perso nei boschi della Valle del Tevere.

Natura

Posto su un terrazzamento a quota 292 metri, Giove domina la valle sinistra del Tevere. Affacciandosi dalle sue mura si scorge Orte, Orvieto e i Monti Cimini fanno da sfondo.

 

 

Sentieri

Inaugurato nel 2019 il Cammino di San Valentino di Giove è un itinerario di circa 8 km che dal centro storico, con partenza dall’antico Convento Francescano, passa per i luoghi di interesse del Comune per poi proseguire sulla strada vecchia per Attigliano, il Colombario romano, il casale della barca, il ponte della barca l’antico porto fluviale e, infine la Torricella.

 

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