Attigliano (Tr)
Storia
Il territorio dove sorge ora il piccolo borgo di Attigliano fu abitato sin da epoca antica. Tante le testimonianze: nelle zone interne, specie in località “Malvicino“, resti di alcune tombe scavate nel tufo e vasellame, dimostrano la presenza di genti etrusche.
La sua storia più documentata si ha con l’età imperiale.
La sua fondazione risale con molta probabilità alla discesa di Otone III e del suo Conte Offredo attorno al X secolo quando fu eretto il Castello con le sue cinque torri di difesa e la torre pentagonale.
Disponeva di un porticciolo fluviale in località “Portovecchio“, nelle vicinanze dell’attuale cimitero. Attigliano era infatti un castello le cui mura erano a ridosso del Tevere che poi, con una piena, ha deviato il suo corso lontano dall’abitato.
Una romantica tradizione vuole che il nome del borgo sia legata alle passeggiate verso la collina di tigli “ad tilias” (ai tigli) che alcuni romani solevano fare per scappare dalla calura estiva delle ville che erano poste a valle.
Indirizzo: Attigliano, 05012 Attigliano TR
Telefono: 0744 994224
Durante il Rinascimento, prima la Famiglia Alviano e poi i Farnese, arricchirono il borgo di nuove opere tra cui Il Palazzo Baronale che, col tempo, inglobò la stessa torre pentagonale e la Chiesa di San Lorenzo.
Molte di queste tracce storiche sono andate perdute. Del vecchio castello restano solo tratti di mura, sei torrioni e il portale d’ingresso del XV secolo, recentemente restaurato.
Il territorio comunale di Amelia è composto da 7 frazioni, ognuna con un suo fascino particolare: Collicello, Fornole, Foce, Macchie, Montecampano, Porchiano del Monte, Sanbucetole.
Cultura
Entrando dalla Porta del Castello, la Torre dell’Orologio decorata da un murales contemporaneo, è quanto rimane del complesso del Palazzo Baronale che venne abbattuto nel 1964 per motivi legati alla sua instabilità.
A sinistra della Torre si apre la Piazza della Rocca, di lato una splendida cavea chiamata Anfiteatro che accoglie eventi durante l’anno e in fondo, solitarie, sei colonne che ricordano lo spazio di quella che era la Chiesa di San Lorenzo, oggi ricostruita dopo l’abbattimento del 1964 fuori le mura. Il ciborio e la fonte battesimale antichi sono conservati nel nuovo edificio che ospita anche importanti opere di Aligi Sassu.
La Fontana dei Delfini fu modellata da Ramperti da Amelia nel 1885, con il duplice scopo di favorire l’approvvigionamento idrico della popolazione e di ornare lo spazio antistante. I materiali usati per questa opera provengono dalla vecchia cava di S. Eugenia.
Natura
Per godere della bellezza del borgo e del territorio si possono effettuare due percorsi ad anello:
Anello dell’Acqua
lungo circa 7,5 km parte da Piazza Vittorio Emanuele II, raggiunge la Fontana di Sant’Eugenia, il lungo Tevere e torna ad Attigliano.
Anello della Piantana
Lungo circa 8 km che parte dal centro storico, giunge alla Chiesa della Madonna delle Grazie, poi ad un casale abbandonato con forno probabilmente costruito su struttura romana; Passa di fianco la vecchia Dogana Pontificia per poi torna in discesa in paese.