Lugnano in Teverina (Tr)

Storia

Lugnano, uno dei Borghi più belli d’Italia in Umbria, è un labirinto di vicoli, archi e scalette che mantengono intatto il sapore dei tempi antichi.

La romana Luchiano, villaggio dei boschi, si trovava più in basso rispetto all’attuale insediamento. La posizione attuale risale al VII secolo, quando, forse a seguito delle invasioni barbariche, ma più probabilmente per il diffondersi della malaria, alcuni abitanti si rifugiarono sullo sperone roccioso dove oggi sorge il paese.

Nell’alto e basso medioevo si assiste al progressivo sviluppo sociale ed economico di Lugnano che culminerà nella sua trasformazione in Comune intorno all’anno Mille.

Dal secolo XI al XIV è soggetto a vari signori che si contendono il territorio ed è stato a lungo alleato della città di Orvieto, di cui condivise la contesa tra Guelfi e Ghibellini.

Dopo il dominio di Orvieto, Lugnano entrò nei possedimenti dello Stato della Chiesa.

Indirizzo: Lavignano di teverina, 05020 Lavignano di teverina TR
Telefono: 0744 902844

Cultura

Terre di Lugnano, si chiamava così ‘in epoca romana, un nome che pone l’accento sui territori intorno, indicando la vocazione a centro agricolo. Testimonianza di questo ne sono i ritrovamenti archeologici nel sito di Poggio Gramignano raccolti presso l’Antiquarium del Museo Civico del paese.

Belle le sue mura di cinta, le “muraglie“, gli antichi caseggiati, e le sue torri tra cui la “Torre della Palombara”, così chiamata per via di una colomba scolpita al suo esterno.

Entrando da Porta Sant’Antonio sulla sinistra si trova la piazzetta fornita di un Pozzo per il ristoro di chi entrava in paese.

Dominano  il Palazzo Vannicelli in Piazza della Rocca, i  due Conventi, quello di S. Francesco a Sud e quello dei Cappuccini a Nord, ed al centro il Palazzo Pennone, il più imponente, oggi sede del comune. E’ un edificio elegante con portali in bugnato e in travertino, ed è curiosamente tagliato nel mezzo da un’omonima Galleria.

Salendo in Piazza si incontra uno degli esempi più notevoli di architettura romanica dell’intera Umbria, la Collegiata di Santa Maria Assunta, eretta tra l’XI e il XII secolo su una pre-esistente pieve.  Innocenzo III che ne promosse la costruzione, mise la sua firma con un’aquila scolpita in facciata.  Presenta un rosone con due bifore ai lati e un bel portico poggiante su colonnine lisce e tortili. La fascia che collega gli archi ribassati è invece decorata da motivi cosmateschi che ritraggono gli Evangelisti.

Al suo interno l’altare conserva un Crocifisso in alabastro risalente al XV secolo e nell’abside un trittico cinquecentesco e un’interessante Crocifissione di scuola giottesca.


Palazzo Fabbrica
La Fabbrica può considerarsi il simbolo o memoria dell’economia agricola e dei tentativi di industrializzazione di Lugnano. Risale ai primi del 900 e fu utilizzata prima come fabbrica di lampadine e poi come pastificio. Attualmente è un centro culturale che ospita anche l’Antiquarium comunale.

Per una vista panoramica mozzafiato si scende fino ai giardini dell’Ex Orto Ungari. Da qui si vedono il Castello ed il Lago di Alviano, l’ansa del Tevere. Più a Sud gli imponenti monti Cimini fino al monte Soratte in direzione di Roma.

L’appartenenza di Lugnano fin dall’VIII secolo al Patrimonio della Chiesa ha avuto la conseguenza che numerosi rilevanti edifici sorgessero sia all’interno che all’esterno delle mura.


Chiese fuori le mura: Chiesa di Sant’Antonio Abate, risalente agli inizi Cinquecento destinata ai riti legati al lavoro agricolo; la Chiesa della Madonna dei Pini, della metà del Seicento, originariamente cappella funeraria della famiglia Vannicelli; la chiesa di Santa Lucia, considerata una delle più antiche di Lugnano e che sorge nel Cimitero monumentale, dove si trovano reperti di sepolture di epoca romana, l’attuale edificio è però stato recentemente ricostruito in stile neogotico.
Si possono inoltre ammirare: il Convento di San Francesco, costruito nel 1229 nello stesso luogo dove nel 1212 il Santo aveva predicato e compiuto un miracolo: il Santo fa liberare da un’anatra un bambino azzannato da un lupo.

Poi ancora, il Convento di Sant’Antonio dei Cappuccini, immerso in un meraviglioso boschetto di cerri, la Chiesa della “Maestade”, la Chiesa di Santa Maria di Ramici.
Nei pressi della chiesetta della Maestà si trova un’antica fonte, cui è stato aggiunto un grande lavatoio coperto.

Natura

Il sentiero di Palliccio

E’ un percorso naturalistico collocato nel sud dell’Umbria, vicino alla frazione di Porchiano del Monte. Il percorso è attrezzato con cartellonistica dedicata alla flora e alla fauna, che qui trovano un ambiente ideale.

Percorso:

Il sentiero è ad anello e ha due accessi: uno a nord e uno a sud.

Quello a nord è nei pressi della strada provinciale Porchiano del Monte – Attigliano, ed è segnalato da una bacheca e da una freccia di colore rosso e bianco.

Quello a sud è raggiungibile dalla stessa strada, ma prima di Attigliano bisogna svoltare a sinistra verso Giove, e poi di nuovo a sinistra prima di un ponticello, nei pressi di un campo fotovoltaico. A circa un chilometro è presente la seconda bacheca con tutte le indicazioni. 

Per percorrere il sentiero occorre circa un’ora.

Lungo il percorso sono presenti sia frecce segnaletiche, sia cartelli con indicazioni della flora e della fauna presenti.

 

Castello di Ramici

La fortezza risale al XII secolo ma ne rimangono solo ruderi.

Posto sull’alto di una serie di calanchi a picco sul Tevere, l’itinerario per raggiungerlo ed apprezzare il panorama sottostante parte da valle. Dopo il sottopasso della ferrovia si segue la strada carrabile a destra.

 

Nella zona intorno si individuano resti di un’antica fornace di epoca romana e la villa rustica di Poggio Gramignano del I secolo a.C.

Nella zona pianeggiante si trovano le Terme sulfuree di Ramici con proprietà terapeutiche.

 

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