Sapori
Assaggiare è fare esperienza non necessariamente o esclusivamente attraverso il senso del gusto.
Sicuramente la produzione di cibo di uno specifico territorio è molto spesso lo specchio del luogo o almeno lo era fino a poco tempo fa, quando ancora le necessità di base coincidevano con la produzione, la tradizione, la cultura e il pensiero di un popolo.
Oggi, queste naturali necessità sono purtroppo svanite, confuse tra altri bisogni che spesso non sono nemmeno tali, la maggior parte delle volte omologanti e che incidono sulla qualità dei luoghi e del loro cibo.
Da questo processo di omologazione, il territorio umbro cosiddetto “Amerino” che riguarda la zona sud- ovest della regione, sembra non essere stato assalito e la qualità dei suoi luoghi è ancora sinonimo di qualità dei prodotti.
Tra tutti i “sapori” amerini, escludendo l’olio e il vino, la fava cottòra, è forse l’esempio più esplicito di coincidenza tra qualità, tradizione e cultura. Si tratta di un antico legume, coltivato esclusivamente in questa zona, il cui processo di selezione, semina, raccolta e conservazione, racconta antiche pratiche che non riguardano esclusivamente il cibo ma la vita della comunità.